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Fassamano a ciondolo appartenuto a Michael von Strobl

Datazione

meta XIX sec.

Tipo

Oggettistica Varia

Inventario

2602

Materiale

tartaruga, ottone, lenti

Descrizione

Fassamano in ottone montato a ciondolo, terminante con un anello di aggancio per una collana. L’impugnatura, modanata e ricoperta in tartaruga, funge da astuccio quando gli occhiali, ripiegati, non vengono usati.

Misure

Custodia: cm 7,3 x 1,9 x 0,9
Lenti: cm 9,2 x 2,1 x 0,2

Stato Conservazione

Buono; le lenti, i cui montanti presentano entrambi una frattura trasversale, non rientrano perfettamente nella custodia.

Osservazioni

Il termine fassamano deriva dal francese ‘face à main’ (faccia a mano) e comprende tutti quegli occhiali che non venivano indossati sul naso o sul viso. Ne esistono molti tipi, tra cui i più noti sono quelli chiamati ‘lorgnette’, dai lunghi manici spesso traforati o incisi, gli occhiali a forbice, di produzione tipicamente francese, e i piccoli occhiali a ciondolo come questo esemplare, diffusi a Venezia già dal tardo XVIII secolo; in Museo se ne conserva un altro esempio (inv. 2495).
Il presente oggetto è stato donato insieme agli invv. 2601, 2603 e 2604; di identica provenienza sono la precedente donazione del settembre 2010 (inv. 2587) e le successive del maggio 2011 (inv. 2605), del maggio 2016 (inv. 2785) e dell’ottobre 2018 (invv. 2840-2841).
Questi cimeli appartennero a Michael von Strobl (1777-1865), alto funzionario austriaco che dopo essere stato Primo Segretario della Delegazione Austriaca del regno Lombardo-Veneto, dal 1825 al 1847 ricoprì a Milano l’incarico di cassiere imperiale dell’arciduca Ranieri, vicerè del regno Lombardo-Veneto oltre che zio paterno di Maria Luigia, con la quale Strobl intrattenne una costante corrispondenza fungendo da tramite fra Ranieri e la nipote. La duchessa lo onorò, in segno di apprezzamento “per la scrupolosa esattezza, le incessanti premure e lo zelo costante”, con vari riconoscimenti, di cui rimangono testimonianze nelle lettere di Bombelles a Strobl parimenti donate e ora depositate nell’archivio del Museo. Da questi documenti risulta che ricevette nel 1843 l’anello n. inv. 2601, mentre nel 1847 egli ricevette la nomina a Cavaliere di seconda classe dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio e una gratifica di 600 lire.
Tra gli otto figli di Michael Strobl si conta anche Peregrin, nome poi italianizzato in Pellegrino (1821-1895), naturalista di fama ed esperienza internazionale, che insegnò all’Università di Parma tra il 1858 e 1864 e ancora dal 1868, divenendone rettore tra 1891 e 1894; nel 1883 fu eletto come deputato per Parma al Parlamento italiano, posizione in netto contrasto con la famiglia di fedeli funzionari asburgici a cui apparteneva. Dal matrimonio con Adelinda Valdagni nacquero Arnaldo (1871-1946), che divenne generale di brigata degli alpini, e Daniele (1873-1942), pittore che si distinse particolarmente per le scene storiche, ma attivo anche nelle arti decorative; allievo di Cecrope Barilli, divenne egli stesso professore di belle arti a Parma e Milano, figura di spicco del panorama artistico parmense e nazionale.

Acquisizione

Donazione Dipl. Bibl. Victor von Strobel (dicembre 2010)

Provenienza

Michael von Strobel e discendenti

Note Bibliografiche

F. SANDRINI (a cura di), “Glauco Lombardi (1881-1970) molto più di un collezionista”, Parma, Grafiche STEP 2011, pp. 178-179.