Uccello del paradiso
- Datazione
1830-35 (?)
- Tipo
Dipinti e acquerelli
- Inventario
681
- Vecchio Inventario
17 bis
- Tecnica
disegno ad acquerello con tecnica a frotté
- Misure
cm 24,9 x 20,7
- Stato Conservazione
Buono; la carta mostra rari segni di muffa ed una piccola lacuna lungo il bordo superiore.
- Osservazioni
Dalla corrispondenza di Maria Luigia con la figlia Albertina (cft. Vol. IV, 1834-35, inv. 2005), risulta che la duchessa avesse appreso da alcuni artisti itineranti, in particolar modo da “Monsieur Victor” (ovvero Beauvalet de Saint-Victor), la tecnica definita “frotté”, alla quale si dichiara molto interessata.
Per “frotté” non si intendeva, come in passato si era ipotizzato, una tecnica a spruzzo, ma una mascherina a traforo che poteva essere riutilizzata a piacimento, creando dunque decorazioni apparentemente complesse basandosi sull’accostamento di semplici elementi ripetuti più volte.
In Museo si conservano diversi esemplari di questo tipo di tecnica, con soggetto prevalentemente floreale. Oltre a quelli conservati in album, si vedano i numeri 520, 523, 680, 682, 683, 684, 2249, 2250, 2256, 2257, 2258 e 2259.- Collocazione
Carpetta ricami
- Note Bibliografiche
AA.VV., “Maria Luigia. Donna e sovrana” (catalogo della mostra), Parma, Ugo Guanda Editore 1992, p. XXXII.
M. PRAMPOLINI, “La duchessa Maria Luigia”, Bergamo, Istituto italiano d’arti grafiche 1942, p. 355.
M. BIANCHI, “I ‘diamanti della corona’: formazione e dispersione dei tesori Sanvitale”, in F. SANDRINI, “I gioielli di Maria Luigia”, Parma, MUP 2009, p. 167.
F. SANDRINI (a cura di), “Les jolis paysages di Maria Luigia d’Asburgo e la pittura di paesaggio nel ducato di Parma”, Parma, Graphital 2013, pp. 62-67 [ill. p. 67].- Esposizione
Bologna, Palazzo Salina-Amorini, “L’angolo della donna nella casa. Ambienti femminili dall’etrusco al moderno nei tempi e nei costumi”, 3 aprile-3 maggio 1955