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Autore: Scuola francese di fine XVIII secolo ( - )

Ritratto di Louise-Catherine Milhet, moglie dell’amministratore Moreau de Saint-Méry

Tipo

Dipinti e Acquerelli

Inventario

342

Vecchio Inventario

545

Tecnica

acquerello su carta

Misure

S.C.: cm 15,3 x 10,8
C.C.: cm 25,4 x 20,9 x 4

Stato Conservazione

Buono.

Osservazioni

In cornice di legno dorato in foglia.
Floriana Cioccolo ha avanzato l’ipotesi che non si tratti del ritratto di Louise-Catherine, nativa di New Orleans (Louisiana), trasferitasi nelle Antille a seguito dell’espulsione del padre e dal 1781 sposa di Médéric Louis Moreau de Saint-Méry (1750-1819), amministratore generale degli Stati di Parma, Piacenza e Guastalla, (cfr il suo ritratto, inv. 373), quanto piuttosto di un autoritratto della figlia Aménaide, pittrice dilettante e accademica d’onore.

Collocazione

Sala Francesi

Note Bibliografiche

M. PELLEGRI, “Il museo Glauco Lombardi”, Parma, Battei 1984, p.118.
F. CIOCCOLO, “Artiste a Parma e a Milano. La creatività femminile fra obbligo pedagogico e veto istituzionale”, in “Memorie della Classe di Scienze Morali” n. 24.3, Torino 2000, pp. 325-363, p. 346.
M. ZANNONI, “Napoleone Bonaparte a Parma nel 1805”, Parma 2006, ill. p. 15.
F. ANEDDA, “I ritratti perduti. La damnatio memoriae dell’immagine di Napoleone a Parma”, in F. SANDRINI (a cura di), “Napoleone 1821. La morte di Bonaparte: scenari, reazioni, conseguenze nel ducato di Parma”, Parma, STEP 2021, pp. 92-109, p. 97.
S. E. Johnson, “Encyclopédie noire. The making of Moreau de Saint-Méry’s Intellectual World”, Williamsburg, Omohundro Institute of Early American History and Culture-University of North Carolina Press 2023, p. 77 (ill.).