Autore: Robert Lefèvre (Bayeux, 1756 - Parigi, 1830)

Ritratto di Maria Luigia d’Asburgo imperatrice di Francia

Datazione

1812

Tipo

Dipinti e acquerelli

Inventario

23

Vecchio Inventario

84

Tecnica

olio su tela

Descrizione

L’opera risulta firmata e datata in basso sulla destra: “Robert Lefèvre 1812”. Il ritratto, riferibile all’iconografia ufficiale del periodo, mostra la giovane Asburgo abbigliata con un abito di corte (petit costume) nel più rigoroso stile impero, mentre una serie di simboli (aquila sulla corona, monogramma N nello schienale del trono, api sul ricamo blu del cuscino) alludono al suo ruolo da imperatice; alcuni elementi (uno stilo, un ritratto, uno spartito musicale e alcuni libri) collocati invece sul tavolo a sinistra richiamano interessi della sovrana: la scrittura, la pittura, la musica e la passione per la lettura.

Misure

S.C.: cm 225 x 155
C.C.: cm 260 x 192,5 x 14

Stato Conservazione

Buono; l’opera è stata restaurata.

Osservazioni

In cornice originale napoleonica dorata in foglia.
Dell’opera rimangono Oltralpe due repliche dello stesso Lefèvre, di cui una sempre del 1812 custodita a Versailles, e un’altra acquistata nel 1975 dalla Maison Chaumet, ovvero la nota casa d’oreficeria erede di Nitot.
I gioielli indossati da Maria Luigia erano parte della splendida parure in diamanti fornita da Nitot nel 1810 ad eccezione del collier, bene privato dell’imperatrice, oggi conservato presso lo Smithsonian Institution di Washington, nel quale è arrivato dopo diversi passaggi di proprietà. La duchessa di Parma l’aveva infatti lasciato in eredità alla cognata Sofia di Baviera, divenuta imperatrice d’Austria, alla morte della quale (1872) era passato al figlio Carlo Luigi e da questi alla moglie Maria Teresa (1914). Nel 1948 la famiglia Asburgo lo cedette al mecenate francese Paul-Louis Weiller, dal quale il gioiello finì nelle mani di Harry Winston, che nel 1960 lo cedette a Marjorie Merriweather Post. Fu quest’ultima a donarlo due anni dopo allo Smithsonian, che lo ha collocato nella sezione di Gemme e Minerali.
Il collier è attualmente composto da 234 diamanti, per un peso complessivo di 263 carati; rispetto alla creazione di Nitot, realizzata con diamanti purissimi per i quali si attinse in parte al tesoro di Francia e in parte alle scorte dello stesso orafo, mancano due diamanti fatti togliere dall’imperatrice Sofia per accorciare la collana e di cui si era servita per farne un paio di orecchini ora scomparsi.

Acquisizione

L’opera fu acquistata da Glauco Lombardi presso il conte Giovanni Sanvitale nel 1934 per 50.000 lire.

Provenienza

Il ritratto fu acquistato dai Sanvitale nel febbraio 1852 presso il conte Gerolamo Nasalli, amministratore degli eredi di Maria Luigia, per la cifra di 500 lire (Museo Lombardi, arch. Sanvitale, cont. 87, fasc. 2/3).

Collocazione

Salone

Note Bibliografiche

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Esposizione

Salsomaggiore (PR), Casino Rosa, Mostra delle collezioni Lombardi, maggio 1949