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Autore: Jean-Baptiste Odiot (Parigi, 1763 - Parigi, 1850)

Soldatini giocattolo appartenuti al re di Roma

Datazione

1812

Tipo

Oggettistica Varia

Inventario

2852

Materiale

piombo, legno

Descrizione

Insieme di quattordici soldatini giocattolo realizzati in piombo policromo, con divisa blu e shako nero sul capo, in forma di pedine a base tonda incollate su supporto di legno. Nove soldati con spalline rosse si presentano affiancati su un unico supporto, mentre tra i rimanenti cinque, ognuno con propria base, si identificano due sottufficiali con spalline rosse e tre ufficiali con spalline bianche, il cui grado è indicato dalle bande colorate presenti sulla sommità del copricapo.

Misure

Altezza soldatini:
senza base cm 3,4
con base cm 3,8

Basi:
cm 2,8×14,6 e cm 2,8×2,2

Stato Conservazione

Buono; si notano piccole lacune del colore localizzate in genere sul copricapo e sul volto dei figurini. I segni lasciati sulla base lignea di uno dei sottufficiali mostrano che il soldatino è stato riposizionato dopo il primo fissaggio.

Osservazioni

E’ noto che nel 1811, alla nascita del figlio, Napoleone ordinò due serie di 120 soldatini ciascuna, rappresentanti i reggimenti del 21° e 22° Léger, il primo con il monogramma dell’imperatrice Marie Louise, il secondo con quello dell’imperatore, pensando già ai doni da presentare al bambino per il suo primo compleanno. Ne fu incaricato l’argentiere Jean-Baptiste Odiot (il Museo già contiene preziose realizzazioni a lui riferibili), che ricoprì d’oro le 240 figurine di piombo a base circolare, alte 35 mm e raffiguranti un busto di soldato con shako su piedistallo, dati che si corrispondono al materiale acquisito dal Museo, ad eccezione della divisa.
Il motivo è da cercarsi nel repentino sconvolgimento che portò alla caduta di Bonaparte e alla partenza dell’imperatrice e del figlio verso l’Austria: per non incappare nella rigida supervisione imposta da Metternich su tutto ciò che poteva alludere al regno di Bonaparte, i giochi vennero accuratamente camuffati da un argentiere di Nancy, André Grapin, che raschiò la doratura, cancellò ogni insegna riconducibile all’impero e li ridipinse utilizzando i colori blu, rosso e nero, tuttora visibili, che caratterizzavano le divise della guardia d’onore di Maria Luigia a Parma.
All’epoca del secondo impero, i soldati furono restituiti a Napoleone III attraverso la famiglia de Pierres, imparentata coi Metternich. Nel settembre 1870, prima di fuggire dalle Tuileries, l’imperatrice Eugenia affidò al suo primo scudiero, il barone de Pierres, il gioco completo del 22° Léger (il gioco veniva chiamato “dimostrazione”, e prevedeva uno schieramento di dieci tavolette da dieci soldatini l’una), mentre i figurini del 21° furono dispersi. Poichè tutti i pezzi del 22° reggimento sono transitati in asta nel 2004, si può ipotizzare l’appartenenza dei soldatini del Museo al 21°.

Acquisizione

Asta Millon “Vente de siécles classiques…”, Parigi 25 giugno 2019, lotto 175

Provenienza

Dono di Napoleone e Marie Louise al figlio Napoleone Francesco, re di Roma; Napoleone III; collezione nobiliare francese (collezione de Pierres?)

Collocazione

Salone; tavolo bacheca 1

Note Bibliografiche

K. HUGUENAUD, scheda del catalogo on-line della Fondation Napoléon, https://www.napoleon.org/histoire-des-2-empires/objets/soldats-de-plomb-du-roi-de-rome/