Autore: Giuseppe Pasinati (Vicenza 1756 - Roma 1829)

Medaglia commemorativa della sosta del papa a Cesena e Imola

Datazione

1814

Tipo

Numismatica

Inventario

2646

Materiale

argento

Descrizione

Sul dritto della medaglia, con contorno a cornice, si staglia il mezzobusto di profilo del papa con triregno e piviale rivolto a destra, riconoscibile anche dall’iscrizione lungo il bordo “PIVS VII. P. M. AN. XV.”; sotto all’immagine si vede più in piccolo il nome dell’autore “G. PASINATI F.”. Il rovescio presenta il trono papale radiato dallo spirito santo in forma di colomba e affiancato da due guerrieri galeati, mentre sul bordo si legge “VRBI ET ORBI RESTITVTVS”. In esergo si legge ancora “FIDES. ET . CVSTODIA / MILITVM.CAESEN.ET/FOROCORNEL.//”, e più in basso, in piccolo, di nuovo l’attribuzione di responsabilità “G. PASINATI F.”.
Un nastro a bande verticali bianche e nere regge la medaglia grazie all’anellino quadrilobato che la sormonta, con ogni probabilità aggiunto in un secondo momento.

Misure

Diametro: cm 4,1

Stato Conservazione

Molto buono

Osservazioni

L’oggetto è pervenuto al Museo insieme ad altri tre pezzi (invv. 2647-2649); ad essi si sono aggiunte tra il 2016 e il 2020 nuove donazioni relative alla famiglia Schenoni (inv. 2818-2821, inv. 2824 e invv. 261-2862). Come si deduce dall’iscrizione sul rovescio, che ricorda la fedeltà delle milizie di Cesena (città natale del papa) e Imola (sua precedente sede episcopale), la medaglia fu coniata per celebrare la sosta del pontefice in quelle zone durante il viaggio di rientro a Roma dopo un esilio iniziato nel 1809 e durato cinque anni. Francesco Schenoni (1772-1852), in qualità di direttore conservatore del Guardamobile ducale, si era occupato della sistemazione del pontefice Pio VII nei due passaggi di Sua Santità a Parma, venendo dallo stesso Santo Padre omaggiato nel 1814 con questa medaglia, eseguita da Giuseppe Pasinati. Questi, giunto a Roma da Vicenza al seguito del padre intagliatore, divenne insieme col fratello Giovanni, di un anno più grande, “Sigillaro del Sacri Palazzi” nel 1801. Dal 1814 lavorarono per la Zecca papale, realizzando conii monetali e di qualche medaglia, tra cui l’Annuale. Accusati di malversazione, risultarono innocenti al processo, anche se il loro coinvolgimento alla Zecca ne risentì. Risulta tuttavia positivo il commento funebre su Giuseppe Pasinati apparso nel “Diario di Roma”, n. 52, a. 1829: “per l’integrità di costumi e per la valentia nell’arte sua meritò di prestare anche i suoi servigi alla R.C.A. Ai talenti ed alle cognizioni meccaniche seppe congiungere una giovialità che a tutti caro rendevalo”. L’attività di medaglie e sigilli fondata col fratello seguitò ad esistere fino agli anni ’60 del XX secolo.

Acquisizione

Donazione della Casa Schenoni Visconti di Bologna (ottobre 2013)

Provenienza

Famiglia Schenoni

Collocazione

Salone; tavolo bacheca 2

Note Bibliografiche

A. CONTI, “Un Cavaliere dell’Ordine del Cristo alla Corte Ducale di Parma: Francesco Schenoni (1772-1852)”, Parma, Deputazione di Storia Patria per le Province parmensi 2008 [ill. fronte p. 24].
P. C. M. SCHENONI VISCONTI, “La famiglia dello storico e bibliotecario Angelo Pezzana, fondatore e primo presidente della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi”, in “Nobiltà. Rivista di Araldica, Genealogia, Ordini Cavallereschi”, a. XVI, Milano, gennaio-febbraio 2009, n. 88.
F. SANDRINI (a cura di), “Les jolis paysages di Maria Luigia d’Asburgo e la pittura di paesaggio nel ducato di Parma”, Parma, Graphital 2013, scheda pp. 169-170 [ill.].