Autore: Orafo fiorentino (?) della prima metà del XIX secolo

Parure in oro e ametiste donata da Maria Luigia a una sua dama di palazzo

Datazione

I quarto XIX secolo

Tipo

Opere d'Oreficeria

Inventario

2576

Materiale

oro e ametiste

Descrizione

La parure originaria si compone di una collana, due pendenti e una spilla, per un totale di dodici ametiste tagliate a tavola e quattordici a goccia. All’insieme è stato aggiunto in epoca successiva non precisabile un altro paio di orecchini a lobo con clips. La filigrana d’oro rosso alterna nel collier e nei pendenti piccole foglie lavorate a sbalzo in cui sono incastonate le pietre a tavola e nodi di tipo “Sevigné”, mentre la spilla presenta un motivo a foglie sbalzate e filigrana da cui cadono i tre pendenti.
La parure è custodita entro astuccio in marocchino marrone con filettature dorate a freddo, sul quale è incollata una carta manoscritta che riporta la seguente dicitura: “Questa collana è regalo di Sua/Maestà l’Arciduchessa Maria Luisa/Duchessa di Parma alla Madre mia Prin=/cipessa Anna Grillo di Mondragone, la quale/la consegnò a me manifestandomi la propria/volontà che fosse portata mai sempre dalla/moglie del capo della mia casa//Parma 20 aprile 1870-Diofebo di Soragna”.

Misure

Lunghezza:
collana: cm 39,3
spilla: cm 8,5
orecchini: cm 5,1

Stato Conservazione

Molto buono; l’astuccio presenta qualche piccolo graffio sul coperchio e modesti distaccamenti del rivestimento sulla base esterna.

Osservazioni

Della parure faceva parte anche un anello (parimenti in oro con ametista) donato nel 2015 da Diofebo Meli Lupi di Soragna al Museo Costantiniano di Parma, ove oggi l’anello è esposto.
Anna Grillo di Mondragone (1779-1843) sposò nel 1801 il principe Casimiro Meli Lupi di Soragna; è il loro primogenito Diofebo a ricordare nell’appunto manoscritto la volontà materna di legare la parure alle mogli dei capi della casata. Fu con ogni probabilità una principessa Soragna ad aggiungere la seconda coppia di orecchini a lobo, che presentano una montatura in filigrana d’oro similmente lavorata a sbalzo a motivi vegetali leggermente differenti, in cui sono incastonate due ametiste diversamente sfaccettate e di un colore più chiaro di quelle della parure originale.
La precedente attribuzione alla bottega Tanagli e Mariani, proposta in occasione della mostra colornese del 1992, si basava su una nota emessa il 24 dicembre 1819 dai gioiellieri toscani (Archivio di Stato a Parma, “Casa e Corte di Maria Luigia”, busta 12), nella quale erano elencati alcuni articoli spediti in visione a lady Burgersh, intima amica di Maria Luigia, tra cui anche un “finimento” in ametiste molto simile a questa parure. Nello stesso documento, tuttavia, risulta che tutti i coordinati della nota furono restituiti: non è dunque possibile attribuire loro questi pezzi, ma occorre comunque sottolineare come l’esecuzione della montatura, l’impiego della filigrana, l’utilizzo di grandi pietre semipreziose, testimoni del gusto romantico dell’epoca, siano tipici dell’ambiente fiorentino.

Acquisizione

Acquisita presso la famiglia Meli Lupi di Soragna dalla Fondazione Monte di Parma (marzo 2009), che l’ha concessa in comodato a tempo indeterminato al Museo Glauco Lombardi.

Provenienza

La duchessa Maria Luigia donò la parure alla propria dama di palazzo Anna Soragna, nata principessa Grillo di Mondragone.

Collocazione

Salone; tavolo bacheca 4

Note Bibliografiche

AA.VV., “Maria Luigia. Donna e sovrana. Una Corte Europea a Parma 1815-1847. Catalogo” (catalogo della mostra), Parma, Ugo Guanda Editore 1992, p. 197 [ill. e scheda n. 930].
F. SANDRINI, “I gioielli di Maria Luigia”, Parma, MUP 2009, ill. p. 72, scheda pp. 164-165.
AA.VV., “Il Museo Costantiniano. Antiche e nuove donazioni”, Parma, STEP 2016, p. 71.
M. E. Ferrari, “Carnet de voyage Viola Parma”, Roma, Pandion Edizioni 2020, [ill. p. 39].

Esposizione

Colorno (PR), Palazzo Ducale, “Maria Luigia donna e sovrana. Una Corte Europea a Parma 1815-1847”, 10 maggio-26 luglio 1992