Autore: Manifattura ignota

Cassetta portatile con servizio per dipingere appartenuta a Maria Luigia

Datazione

prima metà del XIX secolo

Tipo

Oggettistica Varia

Inventario

1915

Vecchio Inventario

181

Materiale

palissandro,ottone,cartone,pelle,velluto,avorio, pani di colore, resina(?), penne d'oca, e vetro, ceramica, metallo, sughero, carta, colla

Descrizione

La cassetta rettangolare è in legno di palissandro con filettature chiare; lungo il bordo del coperchio, ornato dal monogramma in ottone “ML” sormontato da corona, è un motivo geometrico intarsiato, mentre un ulteriore intarsio chiaro a losanga inquadra la serratura. L’interno del coperchio nasconde una tasca in cartone, esternamente rivestita in marocchino rosso, che custodisce una piccola tavolozza rettangolare in avorio. Per il contenuto della cassetta, vedere “Osservazioni”.

Misure

chiusa cm 34,1 x 25,1 x 14,6

Stato Conservazione

Buono

Osservazioni

All’interno la cassetta presenta otto scomparti visibili ed altri nascosti: il primo contiene 35 panetti di vario colore e ne cela un secondo che custodisce, oltre ad un boccetto di vetro con tappo di sughero contenente colla in polvere, come specificato dall’etichetta (“Vancouver’s Cement”) con le istruzioni per l’uso ed il nome “GATTIE & PERCIE”, anche 5 vaschette in ceramica con la scritta “SMITH & WARNER N°211 PICCADILLY” impressa nel retro e 3 bustine di carta con indicazioni relative al contenuto: rispettivamente, “Blaue” (ma all’interno si trova un panetto di colore arancio), “Cobalte” (dentro è un panetto blu) e “Noir de Bugie” (contiene del colore nero in granelli). Anche questo scomparto ne cela un altro, suddiviso in due vani, in cui ci sono 5 pezzi di cannuccia, 4 bastoncini in legno e 1 in avorio (quasi certamente manici per pennelli).
Altri due scomparti a vista contengono altrettanti calamai in vetro con tappo in rame argentato. Un quarto scomparto visibile, suddiviso in due vani, contiene in tutto 7 panetti di colore ed un bicchierino in vetro. Esso ne cela un altro, anch’esso doppio, contenente vari frammenti di panetti di colore. Un ulteriore scomparto, foderato in velluto, custodisce un vasetto quadrato in vetro al cui interno si trova un panetto di colore blu incartato e 3 frammenti di sostanza resinosa solida, uno dei quali a sua volta incartato. Un altro scomparto a vista estraibile contiene una matita; al di sotto è un altro vano in cui sono 11 matite, di cui una con la dicitura: “L&C HARDTMUTH n°3”. L’ultimo scomparto visibile contiene 8 panetti di vario colore, uno dei quali spezzato, insieme ad altri 2, più lunghi, con scritte giapponesi; 1 elemento oblungo in legno; 2 piccoli supporti in sughero per puntine. Sotto questo c’è un altro scomparto contenente 9 panetti di colore ed un pezzo di sostanza resinosa.
I panetti di colore sono di varie marche: “P.G(C?). LAMBERTYE”; “NEWMAN’S/SOHO SQUARE”; “LONDON/SMITH, WARNER & CO./EXTRASURFINE/PERMANENT/COLOURS”; “COLORI/SOPRAFFINI/DI/LUIGI/ NAJETTI(?)/IN/REGGIO”.
La cassetta presenta frontalmente un cassettino contenente 20 ciotoline rotonde in ceramica per sciogliere il colore disposte su un ripiano, sollevando il quale si svela un altro vano contenente 5 penne d’oca, 7 fogli di carta, un disegno a olio raffigurante su recto e verso una madre con due bambini.
Addossato al coperchio della cassetta c’è un foglio con saggi all’acquerello delle varie tinte e relativo nome, scritto a china in inglese.
Fanno parte del contenuto della cassetta anche gli oggetti sparsi nella bacheca, e cioè: una spatolina in metallo con manico in avorio; 4 pennelli, dei quali 2 con manico in avorio e 2 di legno; un cappuccio in argento; 6 cannucce, 3 in avorio 3 in legno; 7 matite, di cui 2 composte da varie matite colorate riunite: una, di sezione quadrata, reca scritto su un lato: “Comperato a Pisa(?) li 8 maggio del 1826”; una tavolozza in avorio.
Nel suo testamento (legato 53) Maria Luigia lasciò alla figlia Albertina Sanvitale una cassetta con l’occorrente per dipingere all’acquerello, ma non ci sono elementi sufficienti per identificarla con il presente nécessaire (Archivio Sanvitale, cont. 93, fasc. 14).

Acquisizione

La cassetta fu acquistata dal prof. Lombardi dal conte Giovanni Sanvitale nel 1934.

Collocazione

Sala Maria Luigia; bacheca 2

Note Bibliografiche

M. PELLEGRI, “Il museo Glauco Lombardi”, Parma, Battei 1984, p. 200.
M. PRAMPOLINI, “La duchessa Maria Luigia”, Parma, Ugo Guanda Editore 1991, tav. p. 224.
“Museo Glauco Lombardi”, Milano, TCI 2003, p. 166.
F. SANDRINI (a cura di), “Les jolis paysages di Maria Luigia d’Asburgo e la pittura di paesaggio nel ducato di Parma”, Parma, Graphital 2013, pp. 76-77 [ill. pp. 76, 77, 79].
F. SANDRINI, “Obblighi di Stato e scelte di sentimento: profilo biografico di Maria Luigia d’Asburgo”, in “Parma per l’Arte”, anno XXII, fascicolo 2016, Parma, Grafiche STEP 2016, ill. p. 57.
M. E. Ferrari, “Carnet de voyage Viola Parma”, Roma, Pandion Edizioni 2020, [ill. p. 38].