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Autore: Manifattura parigina (?) ( - ) Joan. Batt. Watteau (attivo seconda metà sec. XIX - )

Abito e manto di gala appartenuti a Maria Luigia d’Asburgo

Datazione

1830-1840 ca.

Tipo

Tessili

Inventario

1615

Vecchio Inventario

360

Materiale

seta, tulle, lamina di rame argentato

Descrizione

L’abito è in tulle di seta color avorio decorato da “mouches” in lamé d’argento, ed è foderato con raso di seta anch’esso color avorio. E’ costituito da corpetto e gonna distinti. Il corpetto, chiuso posteriormente da una fila di ganci, presenta uno scollo a barca, guarnito di un tulle plissettato, e strette maniche che partono basse ed arrivano al gomito, dove sono rifinite con due balze arricciate e soprammessi in tulle.
La gonna è composta da tre teli di tulle pieghettati in vita e cuciti ad un nastro di seta, con chiusura a ganci posteriore. L’estremità inferiore della gonna è ornata da un ricamo in lamé d’argento a cornucopie in gruppi di tre e tralci di vite. Il manto, in seta marezzata azzurra, presenta un lungo strascico ed è allacciato in vita sul davanti. Lungo il perimetro è ripetuto il ricamo a cornucopie e pampini in lamé.

Misure

Altezza cm 120 ca.
Ampiezza gonna cm 64.
Lunghezza complessiva abito e manto cm 270.

Stato Conservazione

Da settembre 2004 a settembre 2005 l’intero coordinato è stato oggetto di un generale intervento di restauro che ha permesso di porre rimedio al forte degrado conservativo in cui si trovava il tessile. Lo stato precario dell’abito risultava causato da molteplici fattori, primo fra tutti la leggerezza originale del tulle che nel tempo si era fortemente indebolito e disidratato con conseguenti lacerazioni verticali aggravate dal peso dei ricami in argento. Inoltre l’allestimento non idoneo risalente agli anni Sessanta e l’utilizzo novecentesco con i relativi adattamenti sartoriali finalizzati a far indossare il vestito a giovani ragazze, come indicano alcuni documenti, avevano creato uno stato di degrado assai avanzato che rendeva improrogabile il restauro.
Dopo il lavaggio e la pulitura si è provveduto a dare un consolidamento generale all’abito, a risarcire, ove presenti, le lacune di tessuti e ricami e a proteggere le finiture logorate, rendendo così possibile il nuovo allestimento. Tutti i diversi momenti del restauro sono stati affiancati e supportati da costanti e rigorosi studi stilistici, sartoriali e storici.

Osservazioni

Sul corpetto si trova una fascia trasversale in seta azzurra su cui è applicata la Croce di Gran Maestro dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio in oro e smalto (la custodia è conservata in Museo con il numero di inventario 1994); un’altra insegna dorata con fiocco azzurro fu appuntata sul busto dal prof. Lombardi, con la raccomandazione di non mutarne la posizione [fascicolo grigio].

Acquisizione

Acquistato da Lombardi nel 1934 dal conte Giovanni Sanvitale per lire 2.500

Provenienza

Collezione Sanvitale.

Collocazione

Salone

Note Bibliografiche

M. PRAMPOLINI, “La duchessa Maria Luigia. Vita familiare alla corte di Parma”, Bergamo, Istituto Italiano d’Arti Grafiche 1942, pp. 164-165
“Museo Glauco Lombardi” (catalogo), Parma, Step 1972, (ill. n.11).
G. CAPELLI, G. MARCHETTI, B. MOLOSSI (a cura di), “Parma. Vicende e protagonista”, Bologna, Edizioni Edison 1978, vol. II, p. 287 (ill.)
G. GODI, G. CARRARA, “Fondazione Museo Glauco Lombardi”, Parma, Step 1984 (1994), p. 23
M. PELLEGRI, “Il museo Glauco Lombardi”, Parma, Battei 1984, pp. 169-170
G. GODI, G. CARRARA, “Fondazione Museo Glauco Lombardi”, Parma, Grafiche STEP 1991, p. 24 [ill. p. 23].
“Museo Glauco Lombardi”, Milano, TCI 2003, p. 45.
M. CUOGHI COSTANTINI, I.SILVESTRI, “Il filo della storia. Tessuti antichi in EMilia-Romagna”, Bologna 2005, pp. 171-172.
F. SANDRINI, “Glauco Lombardi e il suo museo”, in “Aurea Parma” anno XC, fasc. III, Parma 2006, pp. 301-324: p.311.
F. SANDRINI (a cura di), “Parma 1816: dal ministro Magawly alla duchessa Maria Luigia”, Parma, Graphital 2016, ill. pp. 126 e 153.
F. SANDRINI (a cura di), “I volti di Maria Luigia. La fortuna dei ritratti a stampa di Maria Luigia d’Asburgo”, Parma, STEP 2018, ill. p. 45.
M. E. Ferrari, “Carnet de voyage Viola Parma”, Roma, Pandion Edizioni 2020, [p. 39, ill.] .

Esposizione

Venezia, Palazzo Grassi, “Mostra del Costume nel Tempo”, 25 agosto-14 ottobre 1951
Bologna, Palazzo Salina-Amorini, “L’angolo della donna nella casa. Ambienti femminili dall’etrusco al moderno nei tempi e nei costumi”, 3 aprile-3 maggio 1955