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Autore: Carl von Steuben (1788 - 1856) Luigi Bartezzat(t)i (Milano, 1820 - 1905)

“Mort de Napoléon. 5 Mai 1821”

Tipo

Stampe

Inventario

2333

Tecnica

litografia acquerellata

Descrizione

Sul margine inferiore si leggono le attribuzioni di responsabilità (a sinistra “Peint par Steuben”, al centro “L. Bartezzatti col.” e a destra “près L. V. Pozzi”), sotto le quali campeggia al centro il titolo.

Misure

C.C.: cm 57,2 x 75,4
Foglio visibile: cm 53,2 x 71,1

Stato Conservazione

Buono; si notano piccole cadute di colore sulla tenda e in alcuni punti l’ossidazione dell’argento contenuto nella biacca.

Osservazioni

In cornice di legno parzialmente dorato; sulla schiena è ancora presente il piccolo stemma della Casa d’Arte Viganò di Milano.
La coloritura della litografia, che veniva spesso affidata a dilettanti, si deve in questo caso a Luigi Bartezzatti, disegnatore di costumi teatrali, pittore, litografo e fotografo; la padronanza delle soluzioni decorative utilizzate (doratura, biacca e lumeggiatura) mosta infatti la mano di un professionista, la cui firma si trova anche nelle forme “Bartezaghi”, “Battezzati” o “Bartezago”.
Charles de Steuben realizzò due versioni di questo dipinto, entrambe conservate: sulla base delle impressioni ricavate dalla lettura delle memorie di Las Cases pubblicate in Francia nel 1823 abbozzò forse nello stesso anno un primo olio conservato presso il Museo napoleonico di Brienne-le-Chateau (Francia), con un numero minore di personaggi, mentre tra 1825 e 1830 ideò la seconda tela (ora al Napoleonmuseum di Arenenberg in Svizzera, dove si ripropone una più attenta e dettagliata ricostruzione della scena). La seconda versione del dipinto, appartenente al colonnello de Chambrure e poi messa in vendita a Parigi nel 1830, dalla quale è tratta la presente litografia, divenne immediatamente un’immagine simbolo dell’epopea del Bonaparte, ripresa e ristampata più volte nel corso dell’Ottocento. Al contrario di altri artisti che mitizzarono la figura e l’epopea di Napoleone, Steuben scelse di attenersi scrupolosamente alla realtà, informandosi persino sulla stanza da letto dell’ex imperatore, di cui rappresenta minuziosamente la tappezzeria stellata sulla quale è appeso un ritratto del Re di Roma; il pittore interrogò poi le persone che si trovavano a Sant’Elena, nel frattempo tornati in Francia, chiedendo loro di posare per lui. Ne esce un ritratto di gruppo di forte impatto sviluppato intorno al baldacchino, che ospita il corpo senza vita di Napoleone: l’orologio del personaggio sull’estrema destra (William Crokat) qui appena accennato segna infatti nell’originale le 17:49, ora del decesso. Seduti sono raffigurati i coniugi Bertrand, circondati dai loro figli, mentre Jacques Chandelier (vicino al letto) e il valletto Jean-Abraham Noverraz (a destra) sono ripresi in ginocchio. All’estrema sinistra si riconoscono madame Noverraz, l’abate Vignali (visto da dietro) e madame Saint-Denis; il medico Antonmarchi è ritratto presso il comodino, sul quale si nota un bicchiere di orgeat, la bevanda a base di mandorle e fiori d’arancia che alleviava i dolori di Napoleone. Entro il baldacchino si vedono in piedi Marchand e Saint-Denis, mentre ai piedi del letto sono riuniti Pierron, Archamboult, Montholon (col braccio disteso), Coursot, oltre al già citato Crokat.
Si può supporre che il nome di Pozzi, il terzo che compare tra le attribuzioni di responsabilità, fosse quello del tipografo o della stamperia in cui fu tratta la litografia; questo dato, così come il nome di Bartezzatti, fa pensare a una produzione italiana di questa popolare scena.
Dal dipinto di Steuben trasse un’accurata acquatinta l’incisore Jazet; una copia è conservata presso il Museo Lombardi (inv. n. 2579).

Acquisizione

Dono della libreria antiquaria “Credula Postero” di Camilla Robuschi (Parma) – aprile 2011

Collocazione

Sala Maria Luigia

Note Bibliografiche

F. SANDRINI (a cura di), “Glauco Lombardi (1881-1970) molto più di un collezionista”, Parma, Grafiche STEP 2011, p. 178.
F. SANDRINI (a cura di), “Albertina, la figlia di Maria Luigia d’Asburgo. Vita, pensieri, segreti”, Parma, Grafiche STEP 2017, ill. p. 27.
F. SANDRINI, “La «Gazzetta» durante il Ducato di Maria Luigia”, in C. RINALDI e G. GONIZZI (a cura di), “Parma è la Gazzetta. Cronaca, cultura, spettacoli, sport: 285 anni di storia” (catalogo della mostra), Parma, Gazzetta di Parma 2019, vol. I, pp. 152-163: ill. p. 157.
F. SANDRINI, “Bonaparte n’est plus: la duchessa vedova e la morte del prigioniero di Sant’Elena”, in F. SANDRINI (a cura di), “Napoleone 1821. La morte di Bonaparte: scenari, reazioni, conseguenze nel ducato di Parma”, Parma, STEP 2021, pp. 6-67: ill. pp. 10-11; p. 157.

Esposizione

Parma, Museo Glauco Lombardi, “Napoleone in caricatura”, 18 aprile-4 ottobre 2015
Parma, Museo Glauco Lombardi, “Napoleone 1821. La morte di Bonaparte: scenari, reazioni, conseguenze nel ducato di Parma”, 5 maggio-26 settembre 2021