Autore: Adolphe Portier (Parigi, 1820 - Luzancy, 1889)

Io prego per mio Padre e per la Francia

Datazione

1852 c.

Tipo

Stampe

Inventario

946

Tecnica

bulino

Descrizione

Lungo il margine inferiore dell’immagine è indicata l’attribuzione di responsabilità “A. Portier del et sculp.” a sinistra, sovrastante il titolo “Je prie pour mon Pére et pour la France.”, mentre in basso si legge “Paris Imp. Lesauvage, r. de Sorbonne, 6”.

Misure

foglio cm 26,2 x 17,4

Stato Conservazione

Buono; il foglio reca rari segni di muffa, appare un poco liso in corrispondenza dell’angolo basso a destra ed è stato ritagliato.

Osservazioni

Il foglio è incorniciato con l’inv. 2621 ed entrambi, come pure gli invv. 2622-2623, provengono dal volume edito nel 1851 da Camille Leynadier “Histoire de la famille Bonaparte, précédée d’un coup d’oeil rétrospectif sur la République, le Consulat, l’Empire”
L’immagine è databile al secondo Impero, forse l’ultima rivisitazione di un soggetto che ebbe grande fortuna a partire dal 1814, quando Napoleone ordinò che fossero stampati migliaia di esemplari per incentivare l’attaccamento dei sudditi alla corona ormai giunta alla sua parabola discendente. Della numerosa corrispondenza in cui l’imperatore si occupa di tale propaganda rimane una lettera anche al Museo Lombardi, indirizzata a Maria Luigia (inv. 1594); un disegno attribuito a Maria Luigia e ora conservato in Museo (inv. 36) ne riproduce la prima versione.
Come ben analizzato da Madaleine Barbin, l’immagine di un bambino in preghiera fu utilizzata già per i precedenti sovrani di Francia: Canu, lo stesso incisore a cui si rivolgerà poi Napoleone, aveva raffigurato il figlio di Luigi XVI in carcere, mentre pregava ‘per mio Padre e per la Francia’, lo stesso motto che si ritrova con qualche variante nelle immagini del re di Roma. Ascendente di entrambe le rappresentazioni potrebbe essere “Il piccolo Samuele” in preghiera, opera di Sir Reynolds datata al 1785, che ebbe ampissima diffusione anche in Francia.
Canu non mancò di sfruttare il successo ottenuto, riproponendo nel 1815 il re di Roma che ringraziava Dio per il ritorno del padre durante i Cento Giorni; ancora nel 1821 utilizzò lo stesso modello immortalando il piccolo duca di Bordeaux che pregava per l’unità della Francia, mentre in ugual posa incise anche Madame Royale e M.lle d’Artois.

Collocazione

Salone; tavolo bacheca 2

Note Bibliografiche

M. BARBIN, “Je prie Dieu pour mon Père et pour la France: histoire d’une image”, in “Gazette des Beaux-Arts”, agosto 1969, pp. 97-104.
M. PELLEGRI, “Il museo Glauco Lombardi”, Parma, Battei 1984, p. 151.
F. SANDRINI (a cura di), “Napoleone in caricatura”, Parma, Graphital 2015, p. 150.