1830

Disegni

54

30

matita acquerellata a seppia su carta

L’opera reca firma e data: “Joh.Ender 1830 Vienna”, a matita in basso a sinistra.

S.C.: cm 33,7 x 25
C.C.: cm 45,8 x 37,1 x 4,5

Buono

In cornice in legno in foglia d’oro.
Dal confronto con dipinti e stampe del tutto similari, si è in grado di riconoscere la dama ritratta nella principessa di Nassau-Weilburg Henriette (1797-1829, Enrichetta nella traduzione italiana), figlia di Federico Guglielmo e sposa nel 1815 dell’arciduca Carlo d’Asburgo. L’arciduchessa è infatti ritratta in essi secondo una comune e ben identificabile iconografia, che varia solamente nella coloritura; alla zia di Maria Luigia viene in alcune versioni affiancata una figlia, che grazie ad alcune iscrizioni si identifica in Maria Carolina (1825-1915).
Poiché la morte di Enrichetta avvenne nell’anno precedente alla data indicata in questo ritratto di Ender, la presenza della penultima dei suoi sette figli, che appunto si trova solo in alcune versioni, intendeva forse sottolinearne le compiante qualità di moglie e madre.
Vengono dunque respinte in modo definitivo sia la più antica ipotesi di identificazione nell’arciduchessa Sofia, già scartata perché il figlio, il futuro imperatore Francesco Giuseppe, nato proprio nel 1830, sarebbe stato troppo piccolo, sia l’ipotesi alternativa che si trattasse in realtà di una nipote di Sofia, ovvero la principessa di Salerno, sia l’indicazione data nel 1934 dallo Spellanzon, che pubblicò l’immagine come Maria Teresa di Savoia, figlia di Vittorio Emanuele e madre del futuro duca di Parma Carlo III, nel quale dunque si riconosceva il bambino ritratto.

Sala Affetti

C. SPELLANZON, “Storia del Risorgimento e dell’Unità d’Italia”, vol. II, Milano, Rizzoli 1934, ill. p. 162.
“La pourpre et l’exil. L’Aiglon et le Prince impérial”, Paris, Edition de la Réunion des musées nationaux 2004, p. 261.

Francia, Castello di Compiegne, “La pourpre et l’exil – l’Aiglon et le Prince Impérial”, 25 novembre 2004–31 marzo 2005